Tag: viticoltura e luna

Il Plenilunio di domenica 14 novembre, come avrà influito sugli eventi del Pianeta? Il singolare fenomeno determinato dalla minore distanza fra la Terra e la Luna si sarà limitato a provocare la visione della “superluna” o avrà generato effetti ulteriori, ancora sconosciuti? La Luna Piena del 2016 avrà certamente provocato influssi positivi sia sul mondo animale che su quello vegetale, benedetto vecchi vigneti e vigneti biologici impiantati da poco. Per constatare i risultati dovremo aspettare il vino della prossima vendemmia.

È credenza della tradizione contadina che le lunazioni siano strettamente legate al mondo agricolo e alla viticoltura in modo specifico, tanto da condizionare l’iter che conduce la vite alla produzione del grappolo d’uva, e l'uva a trasformarsi prima in mosto poi in vino.

Il calendario lunare indica i giorni dell’anno in cui si verificano le quattro fasi lunari con cui siamo soliti definire le posizioni che la Luna viene ad assumere rispetto alla Terra, di cui è satellite, e al Sole che la illumina. Luna nuova, primo quarto, Luna piena, e ultimo quarto, durano, ciascuna fase, all'incirca una settimana e segnano i tempi che i vignaioli e gli enologi della viticoltura biologica s’impongono di rispettare prendendo ad esempio “usi e costumi delle tradizioni popolari". I viticoltori conferiscono molta importanza al calendario lunare e non mancano di consultarlo in ogni periodo dell’anno in cui si apprestano a compiere qualcuna delle azioni basilari del loro lavoro, sempre condotta in modo rituale e propiziatorio. Il vino ha infatti un ruolo fondamentale nelle varie culture ed è stato spesso associat0 alle religioni.

Oltre alla tradizione sarà comunque opportuno considerare l’habitat pedoclimatico in cui impiantare nuovi vigneti. Prima di scegliere la zona in cui mettere a dimora le barbatelle, il buon viticoltore raccoglie informazioni circa la posizione e il clima  per consentire alle viti di crescere sane e di fortificarsi.

Nei climi caldi, l’autunno sembra la stagione ideale per l’impianto di un nuovo vigneto mentre nei climi freddi sarebbe opportuno attendere l’arrivo della primavera. Essenziali alla buona riuscita dell’impresa saranno comunque la scelta del vitigno, possibilmente autoctono o comunque selezionato in base alle caratteristiche di resistenza e di adattabilità e la preparazione del terreno. Un’aratura in profondità, il dissodamento delle zolle dure insieme ad una concimazione naturale abbondante agevoleranno l'attecchimento delle radici e consentiranno alle viti di prendere vigore in breve tempo. In questo modo competenze tecniche e scientifiche si uniranno ai benefici influssi delle fasi lunari e potremo ottenere ottimi vini biologici.

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