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Il temporary restaurant è una tendenza proveniente da New York e che ha rapidamente interessato il resto del mondo. Nasce come necessità di improvvisare una location per ristorare i partecipanti alle settimane della moda all’interno di ristoranti già attrezzati, ma che dessero la possibilità di ospitare chef di fama mondiale per aumentare anche il potere attrattivo delle manifestazioni di moda. Allo stesso modo, il ristorante che ospita lo chef stellato acquista una luce nuova. Il temporary restaurant  è un format di ristorazione creativa che apre sia ai nomi prestigiosi che ai nuovi talenti e per creare situazioni sempre uniche e irripetibili. In Italia, i primi esempi di temporary restaurant giungono a Milano, ma è Roma che può vantare uno dei temporary restaurant più giovane e innovativo: il Cohouse Roma.

Cohouse Roma & C. i temporary restaurant più interessanti d’Italia

Nel panorama ristorativo romano c’è grande fermento: nuovi locali nascono in rapida successione, spesso saturando il mercato, ma la fantasia non ha limiti e da qualche anno un punto di riferimento per la tradizione gastronomica locale, nonché fucina di idee per nuovi format legati alla ristorazione è rappresentato da Cohouse, uno spazio polifunzionale di recupero del rione Pigneto, che ogni fine settimana si trasforma in un temporary restaurant e dove ogni due settimane un grande chef propone la propria cucina per circa 200 coperti alla settimana. Tra gli chef che si sono alternati si ricordano Alba Esteve Ruiz (chef del “Marzapane”), Giulio Terrinoni, Gianfranco Pascucci, Enrico Pezzotti. Ideatore e proprietario di Cohouse Roma è Stefano Papi che è socio di altri locali di Roma quali Osteria Delle Coppella, Fish Market, Hamburgeseria, e gli speakeasy Club Derrière e Barber Shop.

Altro esempio di temporary restaurant italiano è quello dello stesso chef stellato Alessandro Borghese che ha chiamato il proprio brand AB – Il lusso della semplicità e che ha riscontrato una delle esperienze di maggior successo presso la sala Biribissi del Casinò di Sanremo, proponendo una serie di menù che valorizzanoo la tradizione gastronomica ligure e i prodotti del territorio.

Contrariamente alla visione di Borghese del lusso a “portata”  di tutti, lo chef stellato francese Alain Ducasse propone il suo temporary restaurant in location lussuose e proibitive come l’Hotel de Paris a Monaco (Montecarlo) dove una stanza per due persone costa 4.500 € a notte. L’originale menù proposto dallo chef è tutto basato sulla sublimazione dello champagne Dom Perignon, un’eccellenza della gastronomia internazionale.

 

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