Categoria: Miscellanea

L’Italia dei Vini si presenta come un portale ricco di tante tipologie di vini prodotti da tutte le regioni italiane. L’intenditore di vini ha solo l’imbarazzo della scelta ci sono enoteche, ottime cantine svariati eventi che vedono il vino come protagonista.

Che sia rosso, bianco rosè , secco o con le bollicine, numerose ricerche hanno dimostrato che il vino produce effetti benefici sul nostro organismo; senza esagerare, anche i medici lo dicono, un buon bicchiere bevto durante i pasti non può che farci bene.

Statistiche pubblicate su diversi quotidiani, sembrano far intendere che gli italiani ne bevano sempre meno durante i pasti principali, mentre l’utilizzano maggiormente durante gli aperitivi.

Il “nettare degli Dei” da solo in un raffinato bicchiere o unito con altri elementi nei cocktail, è diventata una scoperta dell’happy hour.

Anche dal punto di vista economico un aperitivo composto di stuzzichini accompagnato da un buon calice di vino, è certamente meno impegnativo di una vera e propria cena.

Cambiano i costumi, i modi di consumare, e cambia anche il vino, sempre diverso. Le nuove tendenze permettono di scoprire simpatiche novità tra le quali lo spumante con polvere d’oro e quello dietetico, il vino invecchiato negli abissi marini e nei ghiacciai tanto per fare qualche esempio.

Un nuovo modo di bere vino ad esempio si chiama Wine Cup e può comprendere Chardonnay, Merlot e Rosè.

E’ una coppa di vino italiano pronta da bere ad esempio a casa durante una cena tra amici . Una linea di prodotti monouso destinata a creare stupore, curiosità e innovazione in un mercato tradizionale come quello del vino, ma si è lavorato anche all’eleminazione degli sprechi. La creazione di questi prodotti monouso porteranno a saziare i consumatori del futuro ma che già da oggi rappresenta un nuovo stile in Italia e nel mondo.

Bere vino rosso anche d’estate di può: molto spesso d’estate ci neghiamo un buon bicchiere di vino rosso ritenendolo inadeguato con la canicola . Niente di più falso basta abbassare la temperatura di servizio, come propone il progetto “chianti fresco” e gustarlo a 16 gradi.

Sedici gradi di gradevolezza, freschezza di profumi e aromi che si sprigionano quando si sorseggia un calice nel periodo estivo.

Un altro modo di bere vino in maniera sana e naturale e: formula zero.

La bevanda formula zero è senza alcol ottenuta dal vino sfuso finito, che ha subito tutti i processi standard di lavorazione, ma che alla fine di tutti i processi l’alcol vine estratto con un processo di osmosi . E’ tollerabile da chiunque e non ha controindicazioni anche a chi ha divieti religiosi o problemi di salute.

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Il vino è una delle voci fondamentali di export per l’Italia e a livello internazionale.

Comunicare, vendere il nostro vino nel mondo è la chiave per il successo di ogni cantina vinicola.

Il digital marketing è fondamentale per rimanere sul mercato .

I competitor più bravi nella comunicazione e nell’utilizzo degli strumenti digitali, stanno prendendo importanti fette di mercato e diventano qualitativamente migliori e più bravi. In un mondo dove le persone comprano e si scambiano opinioni sui Social Media (Facebook, Twitter, Youtube, Instagram, Pinterest, Linkedin) gli imprenditori che utilizzano tali strumenti fanno la differenza.

Una comunicazione digitale eccellente è importante per vendere meglio il prodotto quindi è importante studiare come fare strategia di digital marketing per un vino di qualità.

La chiave per avere visibilità è comunicare digitalmente quello che il consumatore finale compra:

-un sorso di Stile di vita Italiano

-rendere speciale una cena

-un sorso di cultura e di storia

-il sogno di una vita più piacevole

Conosciuti gli strumenti immensi che il mondi digitale offre, si può costruire qualsiasi progetto per comunicare e vendere anche a distanza.

Fin dai tempi antichi il vino è sempre stato un prodotto in grado di far parlare di sé. Era fondamentale per un buon vino il “passaparola” oggi abbiamo tutti la consapevolezza che il web abbia modificato i processi di acquisto diventando un elemento importante per il successo del prodotto e di certo di “vino”, in rete se ne parla molto.

Centinaia di consumatori, sono alla ricerca in rete di informazioni preziose è fondamentale che gli operatori del settore vinicolo sappiano intercettare e capire queste richieste per la promozione e il miglioramento del proprio prodotto .

Quando si parla di web marketing del vino bisogna capire che il consumatore desidera ascoltare ciò che può affascinarlo e condividere il tutto con altri. Chi fa web deve essere in grado di fare marketing dei contenuti cioè saper parlare in maniera chiara e semplice di argomenti legati alla sfera del vino per valorizzarlo pienamente.

L’utilizzo dei social media è diverso da quello della pubblicità tradizionale i consumatori sono molto informati ma hanno un bisogno continuo di conoscere di più del prodotto che vorrebbero comprare e vorrebbero ricevere un feedback da chi l’ha già acquistato. I social media hanno la capacità di limitare questa incertezza dell’acquisto e aumentano la trasparenza delle aziende perché i consumatori vengono in qualche modo coinvolti nel mondo aziendale.

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Le donne, in Italia, presenti nel settore vitinicolo aumentano sempre di più dando dei risultati molto positivi sono molto più interessate degli uomini al concetto di cultura del vino e primeggiano nei corsi di sommelier.

Antonello Maietta presidente dell’Associazione italiana sommelier ha spiegato che: “oggi il 30 per cento dei soci è composto da donne e nei corsi si è raggiunta la parità tra uomini e donne”.

Durante la manifestazione dell’Expo, l’Associazione delle Donne del vino ha dato origine a diversi event per dimostrare la capacità tutta al femminile di approcciarsi al settore vinicolo.

La presidente delle Donne del Vino, Giovanna Prandini, ha ribadito l’alto impegno delle imprenditrici.

Durante una manifestazione di due giorni svolta presso il Devero Hotel di Cavenago Brianza si è potuto degustare la produzione enologica di aziende condotte al femminile, provenienti da varie regioni italiane. Nella prima e seconda serata ci sono stati abbinamenti di vini, salumi e formaggi di alta qualità.

Un accenno particolare va al “Domnia Marta Rosa” del 2014 prodotto da uva merlot, decisamente brillante nel calice, fragante e piacevolmente fresco.

Un vino di carattere “Green Label 2013” è stato proposto da Antonella d’Isalto. Vino dai profumi di frutta rossa, prugne, sapientemente speziato. All’assaggio risulta molto fresco e morbido.

Il numeroso pubblico che ha partecipato alle due serate ha apprezzato le capacità delle donne viticultrici e la capacità di comunicare conoscenza e cultura del vino.

Tanta strada ha fatto la donnaa in questo campo se si pensa che in passato non esisteva alcun rapporto tra una donna e un bicchiere di vino. Durante l’Impero Romano esse non potevano nemmeno assaggiarlo. Oggi il vino non è più esclusiva del settore maschile; le donne sono sempre più protagoniste: appassionate, produttrici, venditrici, sommelier.

Si dimostrano più abili e capaci dell’uomo: uno studio ha dimostrato che l’olfatto e il gusto femminile sono più sensibili di quello maschile, e che una donna in un bicchiere di vino percepisce almeno 2 o 3 odori e sapori in più.

Le donne del “vino” sono molteplici lavorano presso aziende vitivinicole in maniera professionale. Alcune hanno ereditato e si sono trovate a gestire patrimoni di famiglia questo dimostra un segno di cambiamento dato che in passato questo passaggio avveniva solo agli eredi maschi.

Nadia Zennato, imprenditrice nel settore vinicolo, dice: “le donne hanno spiccate capacità sensoriali e gustative. Quello che ci differenzia è la determinazione. Siamo più pazienti, legate alla terra e alla natura qualità fondamentali per un buon vino”

Anche in questo settore, quindi, la donna è riuscita a prendersi la propria rivincita.

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I falchi, l’arte e il vino per Elisabetta Rogai

dalla Certosa di Pontignano  a InterWine China 2016

 

Per Elisabetta Rogai un lungo viaggio che va dalla Certosa di Pontignano a Siena, direttamente in Cina a Interwine China 2016, ed infine di nuovo a Siena per la sua personale con le sue declinazioni d’arte che spaziano dai dipinti al vino, dipinti su jeans, i foulard di cachmere e modal con la pazza corsa dei cavalli del Palio di Siena come tema, i caftani in seta, la “Linea Vite” by Simone Mencherini, ai Magazzini del Sale del Palazzo Comunale di Siena….ed è con Siena nel cuore che Elisabetta Rogai saluta gli amici più cari, arrivati da tutta Italia, per “Un Week End alla Certosa di Pontignano” in una delle più belle location toscane, ricca di storia e fascino, gestita dalla Famiglia Galardi. Sono i meravigliosi Guelfi Falconieri ammaestrati che accolgono gli ospiti al loro arrivo nel chiostro principale, cuore della Certosa, che ospitava la vera vita dei monaci. E dalla Certosa di Pontignano Elisabetta Rogai e la sua EnoArte diventa protagonista in Cina al China Fair Complex a Guangzhou nel  paese/continente che continua a fare da volano all’economia mondiale dove la classe medioalta diventa artefice di un profondo cambiamento socio-culturale. In questo contesto il Made in Italy è ricercato, oltre che copiato, è diventato uno status symbol di classe, spaziando dal fashion al food, dall’edilizia alla musica, all’arte, al vino, in un paese che continua ad essere il motore del business economico e finanziario mondiale ma anche uno sconfinato serbatoio di start-up e nuove tendenze, una porta spalancata sul futuro.

La Fiera vedrà le cantine italiane impegnate a promuovere le loro eccellenze enoiche pronte a scommettere su uno dei bacini che in soli dieci anni ha visto un incremento del 57% dei consumi di vini fermi, passando dai dieci milioni di ettolitri del 2000 ai sedici milioni del 2013 rappresentando uno dei Paesi target fondamentali per l'export italiano.Dettagli

 

La Cina e Canton ed Hong Kong in particolare, negli ultimi anni si sono affermate come centri nevralgici per la penetrazione nei mercati di tutto il continente asiatico, da qui la necessità delle aziende italiane di presidiare e tenere sotto la lente d'ingrandimento un mercato in continua evoluzione e che nei prossimi anni si auspica possa essere una delle piazze mondiali più importanti per l'export dei vini. Nella più dinamica città della Cina, che durante l'ultimo quinquennio si è affermata come l'hub di riferimento per la commercializzazione e la distribuzione di vino in tutta l’area Asia-Pacifico ed in Cina, l'Interwine China, nella passata edizione, ha visto la partecipazione di oltre 1.000 espositori ed è stata visitata da oltre 20mila buyer provenienti da più di 80 Paesi, confermandosi un trampolino d'eccezione per introdursi e rafforzare il proprio brand nel mercato asiatico, molto sensibile ai prodotti italiani di alta qualità.

In questa edizione 2016 dunque lo “spirito” vale il doppio, sia anima che alcool, una kermesse enologica dove si inserisce la cultura e  l’arte, infatti la Fiera prevede cinque performance live dell’artista fiorentina Elisabetta Rogai, famosa a livello internazionale per dipingere con il vino, tecnica unica da lei inventata nel 2010; infatti l’artista dipinge utilizzando il vino al posto dei tradizionali colori, in un modo decisamente diverso da ogni tentativo finora provato in quanto il vino invecchia letteralmente sulla tela, parallelamente al vino.

“E’ la terza volta che vengo in Cina – parla l’artista Elisabetta Rogai – e sono sempre sorpresa e affascinata dalla vita e dall’enorme movimento di gente che si vede nelle strade e l’interesse che il popolo cinese ha nei confronti degli italiani e dei nostri prodotti, e soprattutto per  la nostra cucina e il vino e, nel mio caso, per la mia tecnica di dipingere con il vino, arte e tecnica che li fa assistere a bocca aperta mentre dipingo, e ho deciso, per questa edizione, di privilegiare  soggetti di cavalli, che mi sono rimasti nel cuore dopo aver dipinto il Drappellone del Palio di Siena 2015. Ormai il vino è entrato nel mio DNA, un paradosso perfetto, il vino teorizzato da una ex astemia”

www.elisabettarogai.it

 

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